Intervista: Pamphlet

Sapete cosa vuol dire Pamphlet? E’un genere letterario tra il polemico e satirico: per l’autore è uno sfogo estemporaneo,una reazione viscerale di fronte ad una situazione non più sostenibile.Un nome azzeccatissimo (e credo molto calzante al periodo che stiamo vivendo un po’ tutti).

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Ho avuto il piacere di conoscere Greta al Food Immersion Festival di Reggio Emilia, un’esperienza davvero bellissima che mi ha lasciato una lunga scia diispirazione ed allegria.
Il suo progetto nasce nel 2010, prima con la cartapesta, ma col tempo affina una tecnica del tutto personale: dalla passione per l’antiquariato, nasce l’utilizzo di vecchie riviste o libretti spiegazzati che Greta applica alla cartapesta, donando agli oggetti un sapore romantico e poetico.
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La carta ingiallita acquisisce così una nuova vita, parole e vecchi bottoni decorano spille, collane e orecchini.Ogni oggetto racconta una storia, una sorta di piccolo mondo da portare con sé, una mappa del tesoro, un manoscritto perduto.

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Oggi i suoi gioielli di carta sono anche rivestiti con pubblicità anni 50, vecchie poesie, francobolli ma anche da mix di frasi tratte dai libri e carte colorate che disegna e stampa lei stessa…ma anche le carte dei vecchi atlanti della collezione @Le Voyage.Io, manco a dirlo, sono impazzita per le sue collane con le gocce di pioggia rigate!
Trovate Greta nel suo sito e su Facebook!

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